di Arthur Miller
traduzione: Masolino d’Amico
regia: Massimo Popolizio
con: Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton
scene: Maurizio Balò
costumi: Gianluca Sbicca
Luci: Pasquale Mari
direzione artistica: Umberto Orsini
Al teatro Argentina fino al 9 novembre
Le catastrofiche conseguenze della crisi economica del 1929 si ripercuotono, a distanza di anni, su due fratelli che tornano a parlarsi dopo la morte del padre, per venderne i vecchi mobili accumulati in un appartamento che sta per essere demolito.
Da una parte Victor, che ha rinunciato ai suoi sogni pur di accudire il padre malato, dall’altra suo fratello Walter, egoista e arrivista, simbolo del sogno americano, che ha saputo arricchirsi noncurante delle difficoltà che colpivano la sua famiglia.
Irrimediabilmente tornano a galla rancori, bugie e fallimenti di due vite ormai troppo distanti ma legate dallo stesso dolore. E la verità lentamente emerge, sotto la presenza minacciosa di metri e metri di mobili accatastati che sovrastano i personaggi, schiacciati dai ricordi che essi incarnano e impotenti di fronte alla memoria di un padre dispotico, ma estremamente fragile.
Di fronte a Victor, onesto e remissivo poliziotto di mezza età interpretato dal grande talento di Popolizio, si schierano due figure a lui opposte: l’autoritaria moglie Esther (Alvia Reale) e Walter (Elia Schilton), accomunati dal bisogno di emergere in una società sempre più basata sulla ricerca del benessere economico, che sa dare un prezzo ad ogni cosa tralasciandone il valore.
Sguardo esterno, ma vivacemente partecipe, quello dell’antiquario novantenne Solomon, chiamato a stimare i beni della vecchia casa: Umberto Orsini è impeccabilmente carismatico, ironico, coinvolgente e malinconico.
Massimo Popolizio presenta in prima nazionale al teatro Argentina di Roma “Il prezzo”, opera del 1968 del drammaturgo statunitense Arthur Miller, cui il teatro di Roma dedica un dittico all’interno del progetto “Sconquassi americani” (dal 9 al 20 dicembre sarà in scena “Morte di un commesso viaggiatore”, con la regia di Elio De Capitani).