Recensione | LA DODICESIMA NOTTE al Globe Theatre fino all’8 agosto

Fino all’8 agosto in scena al Gigi Proietti Globe Theatre di Roma, La dodicesima notte. Un’impostazione registica, quella di Loredana Scaramella, davvero ricca di spunti interessanti che caricano la commedia shakespeariana di dinamismo e fascino rock.
La regista ci ha da sempre abituati, nelle sue molteplici regie al Globe Theatre, alla presenza fondamentale della musica dal vivo, che solitamente riempie anche gli intermezzi tra un atto e l’altro: qui, in un atto unico che vuole sottolineare l’importanza della componente temporale della pièce, la musica è assolutamente protagonista, scandisce il tempo, i movimenti degli attori, che, sempre presenti in scena, con le loro sedie sembrano segnare lo scorrere delle lancette di un orologio. Gli strumenti del quartetto William Kemp spaziano in vari generi sulle musiche curate da Adriano Dragotta e accompagnano le canzoni originali di Mimosa Campironi, esaltando le bellissime voci degli interpreti, in primis Carlotta Proietti, meravigliosa Olivia, e Carlo Ragone, il giullare Feste.
Un grande ruolo è assegnato anche ai movimenti scenici e alle coreografie (Alberto Bellandi e Laura Ruocco), che assecondano i ritmi musicali e permettono agli attori di essere sempre presenti in scena anche se non al centro dell’azione, riempiendo lo spazio in modo da diventare essi stessi la scenografia, anche grazie ai meravigliosi costumi curati da Susanna Proietti.
Questo continuo movimento ben si presta alla drammaturgia, ricca di trame e sottotrame, intrecci amorosi, travestimenti e scambi d’identità, che rendono La dodicesima notte assolutamente travolgente.

La giovane Viola (Elisabetta Mandalari), dopo aver perso il fratello gemello durante un naufragio, si traveste da uomo, con il nome di Cesario, per prestare servizio come paggio del Duca Orsino (Diego Facciotti), di cui però s’innamora. Orsino, invece, innamorato di Olivia, invia Cesario dalla donna per portarle i suoi messaggi d’amore. Olivia, in lutto per la morte del fratello, non dimostra il minimo interesse per le avances del Duca, ma s’innamora nientemeno che di Cesario. Sebastiano (Giulio Benvenuti), intanto, fratello di Viola, è stato salvato dal naufragio da Antonio (Gabrio Gentilini) e certo che sua sorella sia morta, si incammina verso la corte di Orsino.
A queste vicende s’intreccia la sottotrama goliardica guidata dai personaggi più divertenti e caratterizzati della pièce, Ser Tobia De’Rutti e Ser Andrea Guanciamolle (irresistibili gli scambi tra Mauro Santopietro e Federico Tolardo), Fabian e la cameriera Maria (Paolo Giangrasso e Loredana Piedimonte) e Feste, che ordiscono piani ai danni del serioso maggiordomo Malvolio (continui applausi a scena aperta per Federigo Ceci).


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