Teatro Eliseo | NOVECENTO con Eugenio Allegri dal 2 aprile

Teatro Eliseo

2 – 18 aprile 2019

 

Novecento

di Alessandro Baricco

 

Con

Eugenio Allegri

 

Scenofonia Roberto Tarasco

Costumi Elena Gaudio

Regia Gabriele Vacis

 

Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

con la collaborazione produttiva di Art Quarium

 

Oltre 500 repliche e più di 200 mila spettatori per un monologo divenuto un “cult” della scena italiana

 

 

È uno dei monologhi più famosi degli ultimi due decenni e quella attuale è la sua “Stagione dei 25 anni”. Dopo il debutto al Festival di Asti nel 1994, sono ormai oltre 500 le repliche e più di 200 mila gli spettatori che hanno assistito a questo spettacolo divenuto un “cult” della scena italiana e riallestito oggi dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con la collaborazione produttiva di Art Quarium.

 

Novecento c’est moi. Novecento sono io, dice Eugenio Allegri che da un quarto di secolo, diretto da Gabriele Vacis, racconta la storia di Danny Boodman T. D. Lemon, alias Novecento, il pianista creato dalla penna di Alessandro Baricco, scrittore tra i più tradotti al mondo, autore di questo testo per il teatro che ha superato il milione di copie vendute ed è diventato un film interpretato da Tim Roth per la regia di Giuseppe Tornatore, La leggenda del pianista sull’oceano.

 

Allegri ridà nuovamente vita al suo personaggio più emozionante, il musicista jazz che dal Virginian, il grande transatlantico dal quale non scende mai, riesce a cogliere l’anima del mondo. Un alter ego incontrato per la prima volta nell’estate del 1993 quando – ricorda l’attore – Nel cortile di casa Vacis, nei giorni tra la fine di agosto e gli inizi di settembre, mentre il barbecue “scotta” pezzi di mucca ancora padrona delle proprie facoltà mentali, un autore e un attore palleggiano abilmente con un regista al palleggio meno avvezzo al punto che quando arriva tra i suoi piedi, la “pelota” schizza con rimbalzo fulmineo verso luoghi inaccessibili anche per la mente… ma a quel punto sono pause calcistiche congeniali a rifiatare e a porre la questione principe: “Allora, cosa dite? ‘Sto pianista scende dalla nave, sì o no?”. Il regista e l’attore si guardano perplessi come dire: “È lui che è pagato per scrivere…”. La giornata poi scorre aiutata da sorsi di buon vino e verso sera prima di salutarci: “Tieni Baricco, ti lascio questo quaderno di appunti su un testo teatrale che non ho mai scritto e questa dedica allo spettacolo Novecento e mille che ho fatto con De Berardinis nell’86; ci sono dentro un po’ di cose che penso dell’arte e del teatro. Adieu! Bon travail”. Quattro mesi dopo, il 27 gennaio 1994, arrivano di ritorno da Parigi le prime folgoranti pagine di Novecento, monologo teatrale… è fatta… si va.

Collaudata dal tempo e dalle repliche, la vicenda leggendaria del grande pianista jazz che vive in simbiosi con il piroscafo sul quale è cresciuto, incapace di staccarsene, è diventata un classico. Eugenio Allegri si cala nel ruolo con la disinvoltura di chi lo possiede pienamente: Quando mi ritrovai tra le mani la storia fui sopraffatto dall’emozione. Avevo le lacrime agli occhi. Dopo tutto questo tempo Novecento mi è entrato talmente dentro – confessa – che non mi richiede più alcuno sforzo. Lo recito quasi più per me, devo ammettere, che per il pubblico.

 

Eugenio Allegri, diplomato alla Scuola Galante Garrone di Bologna, allievo di Jaques Lecoq, recita nel 1981 nell’Opera dello Sghignazzo, diretto da Dario Fo e prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Lavora con TAG Teatro, diventando uno dei maggiori interpreti della Commedia dell’Arte. Nel 1991 inizia la collaborazione con il Laboratorio Teatro Settimo di Torino: prende parte ad alcuni degli spettacoli più importanti della formazione, oltre al format Totem di Alessandro Baricco, Gabriele Vacis, Roberto Tarasco (Rai2, 1998). Novecento, monologo teatrale tra i maggiori successi teatrali degli ultimi vent’anni debutta al Festival di Asti16 nel 1994, scritto appositamente per lui da Baricco, e diretto da Vacis. Nel 1998 fonda la Società Cooperativa ArtQuarium. Lavora con alcuni dei maggiori registi italiani: Leo De Berardinins, Memè Perlini, Gigi Dall’Aglio, Giorgio Gallione, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Nella stagione 2016/2017 è stato uno dei principali interpreti de Il nome della rosa di Umberto Eco, versione teatrale di Stefano Massini, con la regia di Leo Muscato, prodotto dal Teatro Stabile di Torino e in tournée per la stagione 2017/2018.

 

Gabriele Vacis, architetto, è tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo. Con Teatro Settimo ha scritto e curato la regia di numerosi e pluripremiati spettacoli teatrali. Ha diretto Zio Vanja, per la riapertura del Teatro Carignano di Torino (2009).  È autore e protagonista con Alessandro Baricco di Totem (1998).  Nel 2006 ha curato la regia della Cerimonia d’apertura degli Olimpic Winter Games.  Dal 1993 al 2004 ha diretto il corso attori e il corso di regia alla Scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano; ha insegnato alla Scuola Holden dal 1994 al 2016. È tra gli ideatori di Torino Spiritualità. Nel 2007 ha fondato il Teatro Regionale Alessandrino, di cui è direttore artistico fino al 2011. Nel 2012 ha diretto il Progetto Bellezza per il Ministero della Gioventù, la Regione Piemonte e il Teatro Stabile di Torino.  Dal 2013 al 2017 è stato direttore artistico della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.  Nel 2017 ha fondato l’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona. Dal 2018 codirige con Valerio Binasco la Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino.

 

 

Durata: 1 ora e 40 minuti ATTO UNICO

Orario spettacoli:

martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00

mercoledì e domenica ore 17.00

Sabato 6 aprile doppio spettacolo ore 16.00 e ore 20.00

 

 

Biglietteria tel. 06.83510216

Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sab 10.00 – 19.00, dom 10 – 16

Via Nazionale 183 – 00184 Roma

Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it

Call center Vivaticket: 892234

Prezzo da 15 € a 35 €

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