Lo scorso 29 agosto, il giardino di Palazzo Venezia ha ospitato, per la rassegna “Il Giardino Ritrovato“, il concerto di Noa, accompagnata da grandi musicisti del panorama internazionale come Gil Dor (chitarra e direzione musicale), Adam Ben Ezra (contrabbasso) e Gadi Seri (percussioni).
La cantante israeliana ha raccolto alcuni dei suoi brani più famosi spaziando dalla lingua inglese a quella ebraica e yemenita, fino ad arrivare al suo nuovo progetto su Bach, di cui ha regalato alcuni estratti decisamente elettrizzanti.
Una grande varietà di registri e di generi per un’interprete che non smette di stupire per le sue impressionanti capacità vocali e performative.
Un concerto che con estrema precisione sembra disegnare un percorso attraverso i quattro elementi naturali: presenza scenica eterea, suoni leggeri come l’aria, solenni come il lento scorrere dell’acqua, si alternano a sonorità primordiali, legate alla terra e al fuoco, all’energia passionale delle percussioni.
C’è l’omaggio all’Italia, con una toccante versione di Santa Lucia Luntana, c’è una riflessione sull’attualità, trattata con estrema delicatezza e trasformata in poesia, grazie all’interpretazione di I don’t know, uno dei momenti più emozionanti.
C’è uno spazio riservato ai grandi musicisti che l’affiancano, offrendo al pubblico il privilegio di ascoltare un intenso duetto tra la chitarra di Gil Dor e le percussioni di Gadi Seri, e l’incredibile assolo di contrabbasso di Adam Ben Ezra.
In conclusione, un ennesimo elemento che non fa che sottolineare la straordinaria poliedricità dell’artista: dei coinvolgenti ringraziamenti su improvvisazione blues, che lasciano spazio, poi, all’omaggio all’amico Nicola Piovani e a Paolo Taviani, seduti in prima fila, Beautiful that way, dall’indimenticabile colonna sonora del film La vita è bella.
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