Regia: Antonia Di Francesco
Cast: Pietro Clementi, Stefano Febi, Marco Vetrano, Marco Carosi, Rosaria Calcagno, Valerio Fumanti, Sara Miele, Francesca Colantoni, Marta Mottola, Antonia Di Francesco, Rossella Nardini, Silvio Biagini, Ione Pagliaro
Fino al 26 aprile al teatro Nino Manfredi di Ostia
Tratto dall’omonimo film di Kenneth Branagh, Nel bel mezzo di un gelido inverno rappresenta l’impresa di un gruppo di attori amatoriali che cerca disperatamente di mettere in scena Amleto di Shakespeare. Guidati da Joe, attore disoccupato in piena fase depressiva, dovranno esibirsi, la vigilia di Natale, in una chiesa sconsacrata di un paesino quasi disabitato, Hope.
È un incontro di personalità dalla psicologia ben definita, ognuno con le proprie difficoltà, i propri fantasmi da affrontare: tutti risultano a loro modo fragili e amabili, di una purezza a tratti infantile che li rende da subito irresistibili. Nasce, dunque, una grande famiglia, in cui lentamente le tensioni si allentano e tutti imparano a convivere e a sostenersi. Quello spettacolo non sarà mai “Amleto”, nessuno è veramente in grado di sostenere un’opera del genere, ma la forte passione e la tenacia incrollabile renderanno preziosissimo ogni momento del loro lavoro. E così, tra buffe gag, interpretazioni disastrose e momenti di sconforto, ognuno si troverà a compiere un percorso da cui uscirà intensamente cambiato.
Un testo allegro e piacevole, che riesce a toccare corde drammatiche e malinconiche senza perdere la voglia di divertire.
La regia segue l’impostazione originale: in alcuni momenti rischia di restare troppo legata al modello cinematografico, inserendo tra le scene degli stacchi netti che spesso appesantiscono il ritmo.
Ottimo l’uso dello spazio, con pochi elementi funzionali, che danno subito la visione delle diverse ambientazioni.
Lo spettacolo risulta sicuramente riuscito, anche grazie alla prova di un cast in cui spiccano alcuni interpreti notevoli. La regista, Antonia Di Francesco, è una professionista padrona della scena, nonostante il ruolo marginale. Ben curata l’interpretazione di Sara Miele, che propone un personaggio insicuro con problemi di alcool, mentre Francesca Colantoni è frizzante nella sua Fadge, l’eccentrica costumista della compagnia.
Nel bel mezzo di un gelido inverno è un piccolo specchio delle realtà teatrali più giovani e inesperte: il bisogno di esprimersi sul palcoscenico, di vivere quella forte emozione, di poter comunicare qualcosa di importante a chi osserva attento, in silenzio: lo si fa con umiltà e consapevolezza dei propri limiti, perché lì, sul palco, ogni insicurezza sparisce, rimane solo la necessità di esserci.